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Sara T.

Blogger, punk rocker 

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Vi svelo la mia passione per il punk rock con un punto di vista unico.

Attraverso i miei occhi voglio far vivere le sensazioni che provo durante i live o mentre ascolto un disco, il mood con cui scelgo una band in un preciso momento e tutte le esperienze che ho la fortuna di fare grazie a questo genere senza limiti.

 

Sono nata nei – non tanto mitici – anni ’80 sulle montagne trentine, tra sintetizzatori e drum machine chi avrebbe mai detto che sarei diventata una punk rocker?

La mia adolescenza è stata caratterizzata dalla dance commerciale e dalle domeniche pomeriggio in discoteca; è inutile che fate tante smorfie, sono sicura che molti di voi abbiano avuto un’adolescenza da sfigati.

 

Ho iniziato a seguire il punk rock quando avevo 20 anni, tutta colpa di un musicista!

Oggi quel ragazzo è la mia dolce metà e in questo lungo periodo, insieme abbiamo visto una marea di concerti, ascoltato dischi di ogni tipo – da gruppi storici a band emergenti – e macinato chilometri per partecipare a festival in tutta Europa.

 

Il mio posto non è sopra un palco o dietro le quinte, è in mezzo alla pit a fare casino e godere di ogni momento di follia. Il punk rock genera emozioni, energia e empatia, oltre a una serie infinita di lividi e io ho intenzione di viverlo a pieno.

Non vi aspettate recensioni troppo tecniche o pipponi da nerd del genere musicale, vi parlo di quello che mi piace e con le mie storie magari qualcuno potrà rivivere un concerto o andarsi ad ascoltare una nuova band.

 

Sono nata con una patologia che ha decentrato la mia pupilla, sta lì in alto e sembra quasi non esserci. Per questo tutti mi chiedono sempre “come vedi tu?”. Io l’ho sempre trovata una domanda stupida perché non so come vedono le altre persone, non so quali siano le differenze tra quello che posso vedere io e gli altri.

Attraverso il punk rock tento di raccontarvelo.

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