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LAGWAGON + SATANIC SURFERS + T.F.V. = Estragon Club + 14/11/19


Oggi non sono previsti straordinari, alle 18:00 esatte si timbra il cartellino e si parte per Bologna. Tra circa un paio d’ore l’Estragon Club aprirà le sue porte per un concerto memorabile: quello dei Lagwagon.

La band californiana è in Italia per 3 date del tour europeo e presenterà il loro ultimo lavoro Railer, oltre a festeggire 30 anni di attività su palchi di tutto il mondo.

Ad accompagnarli in ogni serata ci saranno i Satanic Surfers, attesissimi da tutto il pubblico e ad aprire il concerto questa sera salirà sul palco un gruppo di Reggio Emilia, i T.F.V.


Non c’è tempo di passare a casa a cambiarsi, fuori dall’ufficio mi aspettano già pronti per partire.

C’è chi ha comprato i panini, chi le birre e l’immancabile acqua e dopo un giro di chiamate per vedere a che punto sono i ritardatari, imbocchiamo l’Autostrada con destinazione Bologna.

Per tutto il tragitto si alternano brani dei Satanic Surfers e dei Lagwagon e nel frattempo inizia il toto scommesse sulla scaletta che porteranno in scena.

Io non vedo l’ora di arrivare, per sfoggiare la mia maglietta con l’immagine di Putting Music in It’s Place, una tra le immagini più belle e iconiche del punk rock.



Rispettiamo alla grande la tabella di marcia e, dopo una brevissima fila all’ingresso, siamo tra i primi a entrare, così ne approfitto per andare in bagno - ora che le condizioni sono ancora semi decenti.

Incontriamo Stecks, il batterista dei T.F.V., e abbiamo appena il tempo di scambiare 2 parole e farci dire quanto sia elettrizzato e agitato nello stesso momento, prima di essere prelevato per far iniziare la serata.

Una birra mi sta aspettando al bar e dopo aver salutato il resto della compagnia veronese, ci dirigiamo tutti assieme davanti alle transenne.


Alle 20:30 precise si accendono i riflettori e a salire sul palco è proprio la band emiliana.

I 4 ragazzi non sono nuovi a palchi di questo calibro, dopo l’apertura ai Sum 41 e la partecipazione di quest’estate al Bay Fest.

La carica non manca, partono scagliati con il loro punk rock sempre allegro ed energico. Con i loro testi non trascurano tematiche importanti, che sanno arrivare subito alla gente grazie al cantato in italiano.

Non stanno fermi un secondo e i 2 fratelli, Johnny e Jimmy, insieme agli altri 2 componenti mettendo in scena uno show davvero super.

Sanno coinvolgere e avvicinare la gente, esattamente quello che ci voleva per far partire questo giovedì all’insegna della buona musica.




L’Estragon Club si sta riempiendo e tutti si accalcano davanti al palco per vedere i Satanic Surfers.

Per questo tour il cantante Rodrigo ha deciso di riprendere le bacchette in mano e lo ascolteremo cantare seduto dietro alla batteria.

Un’occasione speciale, che tanti aspettano da parecchio tempo e già sulle prime note di The Usurper parte il caos.

Nonostante io abbia un debole per i batteristi – chi mi conosce lo sa bene – stasera i miei occhi e le mie orecchie si sono concentrate su Andy, il bassista: una vera forza della natura.

Sono divertenti, veloci e molto precisi, quello che volevo da questa band. Il loro sound è quel classico melodic hardcore che non stanca mai, con l’aggiunta di una buona dose di tecnica.




Dopo una pausa rigenerante, la pit si affolla di nuovo e mentre le luci si rialzano, entrano in scena i Lagwagon.

Iniziano con The Suffering, un pezzo del nuovo album, che anima il pubblico e tutti si accalcano nella speranza di avvicinarsi a Joey Cape e compagni.

Questa sera sono in forma, come non li vedevo da qualche tempo e si stanno divertendo parecchio anche loro. Forse quello più in difficoltà è Dave alla batteria, fa caldo e le bacchette continuano scappargli dalle mani, neanche fossero degli spaghetti bollenti.

Sempre più lanciati, macinano pezzo dopo pezzo e con Coffee and Cigarettes si scatena il delirio generale.

Chiudono con Stokin' The Neighbors, un brano che pochi fino ad ora hanno avuto la fortuna di sentire dal vivo. Con questa chicca hanno reso davvero memorabile una serata già bellissima.


Alla fine del concerto mi prendo il tempo per girare un po’ e salutare tutti i miei amichetti. Non ci si vede da qualche mese ormai ed è sempre bello fare 2 chiacchiere.

Tutti siamo felici, entusiasti delle esibizioni e nessuno è rimasto deluso, proprio quello che ci voleva per rigenerarci e ripagare la stanchezza della settimana.

Ognuno è preso della sua vita: chi si è buttato in progetti importanti, chi è in ansia per un lavoro in sospeso e chi purtroppo un lavoro non ce l’ha più.

Un mix di persone e storie diverse, che si ritrovano per condividere una grande passione. Sotto il palco siamo tutti insieme, siamo tutti uguali e anche stasera ci siamo divertiti a bomba; questo è quello che conta.



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