top of page
  • Immagine del redattoreSara

PRH 1.9: il luna park della musica punk rock - My 2nd day



La lineup del giovedì è pazzesca, soprattutto sul second stage ci sono band da non perdere, c’è solo un piccolo problema, l’American Socks night mi ha rivoltato come un calzino e mi sento come fossi appena scesa da un calcinculo.

Entro al festival tardissimo, hanno già suonato i Cronos Debe Morir e i For I Am, ma se mi sbrigo riesco ad ascoltare almeno i CF98. Li ho visti per la prima volta in maggio allo SBÄM Fest e mi sono piaciuti parecchio, grande carica e una cantante da paura.

Niente da fare! Un acquazzone mi tiene bloccata fuori dal festival sotto a un tendone e comincio a incazzarmi.


Ci pensano gli Straightline a farmi tornare il sorriso appena arrivo in spiaggia, bravi butei con un buon live, anche se un filino troppo metal per i miei gusti.

A salire sul palco subito dopo sono i Much The Same, la band più interessante della giornata e io mi sistemo sulla collinetta per godermi il concerto. Le loro melodie mi hanno conquistato e ho parecchia voglia di vederli.

Attaccano con Snake in the Grass, direttamente dall’ultimo album, e si crea il bordello. La conoscono tutti e di lì a poco parte il pogo, peggio degli autoscontri.

Figata anche il duetto con la cantante dei CF98 Karolina Duszkiewicz, sulle note di You Used to Have a Garden. Tra palloncini colorati e l’entusiasmo generale è un peccato che abbiano finito così presto.



La pit si svuota, gli ampli si spengono e i pochi rimasti si siedono davanti al fiume per godersi la tranquillità del posto. Mentre il sole sta calando mi metto “in seconda fila” a osservare la gente mentre chiacchiera, scambia qualche battuta o contempla i colori del Soča. È un momento di pace assoluta.

Oggi ho optato per una giornata detox, quindi niente alcol ma sta salendo una certa fame. Cerco il vegan food nei dintorni e mi rendo conto che negli ultimi anni le proposte gastronomiche sono aumentate parecchio.

Si è spostato fuori dall’ingresso, nell’area dedicata al food & drink, così mi incammino e allo stand American socks becco gli ultimi 2 pezzi dei For I Am in acustico. Mi rode non averli visti e spero di avere presto un’altra occasione.

Solo in questo momento mi accorgo di aver perso la tessera. Questa cosa ha rotto, prima non vogliono darmela e poi, dopo averla recuperata con fatica e caricata ben bene, non la trovo più.

Potrei ravanare tranquillamente in ogni dove ma mi fa un po’ schifo, così dico addio ai 25 euro rimasti e vado a recuperarne una nuova.

Quando finalmente addento un seitan kebab allo stand VVV - veni Vegi vici capisco quanto mi sia mancato. Negli anni non è cambiato niente di questo panino “alla slovena”, come piace definirlo a me: molta cura, genuinità e una calma infinita nel prepararlo.


Dopo 1.000 sbatti mi siedo per mangiare in tranquillità e vicino a me si sta formando una piramide di lattine accartocciate. 3 tizi fanno i giocolieri bevendo le birre fatte per il festival dalla Bevog, ne hanno una bella scorta e più bevono, più la piramide diventa alta.

A casa ho le lattine con le stampe delle 2 edizioni precedenti e questo mi ricorda che nella collezione non può mancare quella di quest’anno.

Tempo di finire il panino e mi sono già scordata tutto; me ne pentirò il giorno dopo quando scoprirò che la birra è sold out. Dovevo giocare al tiro a segno, far crollare la piramide e rubarne una in quel momento, tornerò a casa senza premio.



Si è fatto tardi e rientro per vedere gli Ignite. Sono un gruppo storico di tutto rispetto, anche se non tra i miei preferiti vale la pena ascoltarli.

La pit è invasa di gente e a mezzanotte spaccata salgono sul palco i NOFX. Con uno striscione minuscolo, basta il loro stile inconfondibile per mandare in delirio la folla.

La tirano un po’ per le lunghe, Fat Mike e El Hefe fanno i soliti pagliacci, ma suonano parecchio bene. Sarà perché è August 8th oppure la carica che dà il PRH, sono in forma e tra le volte che li ho visti questa è sicuramente la loro performance migliore.

Vado a nanna con in mente l’intro di Linoleum, dopo mille cover fatte da band di ogni genere stasera ho ascoltato la miglior versione dell’originale.


39 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page